La musica che propone questo
artista romano che si nasconde sotto lo pseudonimo di DeltaSprophet è un sound che viaggia tra ambient ed un’atmosfera
originale tra synth moderno, musica elettronica e tocco epico. Un lavoro
davvero stucchevole che fa pensare a sensazioni che ormai abbiamo quasi del
tutto perduto
Sotto lo
pseudonimo Deltasprophet si cela Axel, un compositore e polistrumentista di Roma che propone musica ambient e
d'atmosfera, un artista che si muove tra synth, musica elettronica e scritture
armoniche con una costante immersione tra passato recente ed futuro sonoro
sempre più maturo. Musicista da oltre 20
anni, chitarrista ad ampio spettro, ma anche ottimo interprete, ha maturato la
sua esperienza musicale passando per tutti i generi quali che vanno dal punk,
al classicismo, al rock, fino al metal estremo, non disdegnando le musiche per
film. Il suo passaggio ad una nuova veste che lo vede impegnato come
DeltaSprophet, lo ha portato alla realizzazione di questo suo secondo lavoro, Quintessence, che pur conservando in
gran parte le linee musicali e composiive del precedente Symmetries In A Dystopian World, dimostra come Axel sia
ulteriormente cresciuto nella sua veste di artista a tutto tondo. Quintessence si apre in un modo quasi
imprevisto, un modo coinvolgendo grazie a suoni che gravitano tra sinfonismo e
passaggi alla Muse. Ed è proprio con l’apertura di questo suo nuovo lavoro, Shield, che subito ci si trova in un
mondo dove sono sufficienti 1:15 per capire l’essenza delle nuove composizioni
qui contenute. Poi, la presenza di un bel sperimentalismo musicale infarcisce Quintessence di una miriade di suoni
che rendono l’intero album, che a tratti appare quasi come un dipinto dove i
colori sono l’espressione di tutte le sonorità che Deltasprophet è
abituato ad utilizzare, un unicum musicale. Comunque sia qui anche un certo
ambient è presente. ma Axel lo sviluppa in una forma assolutamente personale e
creativa al punto tale da farci affermare che sembra di ripercorrere vecchie
strade dove musica e spiritualità si incrociano (i primi a tentarlo furono i
Beatles). Non sarebbe male, in questo particolare periodo, ma se lo facessimo
sminuiremmo tutto il lavoro di Deltasprophet che merita ben più altre considerazioni che
lasciamo ai nostri lettori. Infatti non è nelle nostre abitudini e competenze
emettere giudizi sui lavori degli artisti che recensiamo, lasciamo che come
sempre sia il pubblico a farlo, ma vi assicuriamo che questo nuovo lavoro di
Deltasprophet, Quintessence, è un ulteriore passo
verso un sound più maturo da parte dell’artista. Buon ascolto!
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Tracks
1. Shield
2. Damage
3 Arcanum 11
4. Involving
5. Quintessence
6. Remains (feat.HV9)
7. Sphere of the last hero
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