mercoledì 25 marzo 2020

DeltaSprophet e Quintessence


La musica che propone questo artista romano che si nasconde sotto lo pseudonimo di  DeltaSprophet è un sound che viaggia tra ambient ed un’atmosfera originale tra synth moderno, musica elettronica e tocco epico. Un lavoro davvero stucchevole che fa pensare a sensazioni che ormai abbiamo quasi del tutto perduto


Sotto lo pseudonimo Deltasprophet si cela Axel, un compositore e polistrumentista di Roma che propone musica ambient e d'atmosfera, un artista che si muove tra synth, musica elettronica e scritture armoniche con una costante immersione tra passato recente ed futuro sonoro sempre più maturo.  Musicista da oltre 20 anni, chitarrista ad ampio spettro, ma anche ottimo interprete, ha maturato la sua esperienza musicale passando per tutti i generi quali che vanno dal punk, al classicismo, al rock, fino al metal estremo, non disdegnando le musiche per film. Il suo passaggio ad una nuova veste che lo vede impegnato come DeltaSprophet, lo ha portato alla realizzazione di questo suo secondo lavoro, Quintessence, che pur conservando in gran parte le linee musicali e composiive del precedente Symmetries In A Dystopian World, dimostra come Axel sia ulteriormente cresciuto nella sua veste di artista a tutto tondo. Quintessence si apre in un modo quasi imprevisto, un modo coinvolgendo grazie a suoni che gravitano tra sinfonismo e passaggi alla Muse. Ed è proprio con l’apertura di questo suo nuovo lavoro, Shield, che subito ci si trova in un mondo dove sono sufficienti 1:15 per capire l’essenza delle nuove composizioni qui contenute. Poi, la presenza di un bel sperimentalismo musicale infarcisce Quintessence di una miriade di suoni che rendono l’intero album, che a tratti appare quasi come un dipinto dove i colori sono l’espressione di tutte le sonorità che   Deltasprophet è abituato ad utilizzare, un unicum musicale. Comunque sia qui anche un certo ambient è presente. ma Axel lo sviluppa in una forma assolutamente personale e creativa al punto tale da farci affermare che sembra di ripercorrere vecchie strade dove musica e spiritualità si incrociano (i primi a tentarlo furono i Beatles). Non sarebbe male, in questo particolare periodo, ma se lo facessimo sminuiremmo tutto il lavoro di Deltasprophet  che merita ben più altre considerazioni che lasciamo ai nostri lettori. Infatti non è nelle nostre abitudini e competenze emettere giudizi sui lavori degli artisti che recensiamo, lasciamo che come sempre sia il pubblico a farlo, ma vi assicuriamo che questo nuovo lavoro di Deltasprophet, Quintessence, è un ulteriore passo verso un sound più maturo da parte dell’artista. Buon ascolto!

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Tracks
1.   Shield
2.   Damage
3     Arcanum 11
4.   Involving
5.  Quintessence
6.  Remains (feat.HV9)

7.  Sphere of the last hero 

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