Suoni analogici ed elettronica digitale si miscelano nel nuovo lavoro firmato da Paolo Di Cioccio e Pino Campanelli: “The Last Odyssey”.
Omaggio postumo al compianto Florian Schneider dei
Kraftwerk, “The Last Odyssey” prende a piene mani dall’elettronica
dei 60’s per proiettarsi fino ai giorni nostri, fra “deep groove” e ritmiche
downtempo, midtempo, passando per i suoni iconici dell’elettronica
80’s fino a toccare techno e industrial.
«Abbiamo voluto omaggiare la sperimentazione
dell’analogico con la ricerca del “lirismo” nel digitale, attraverso continui
richiami concettuali quali l’assenza di testi (a voler richiamare il fascino
degli instrumentals hits degli anni ‘60), la contenuta durata dei brani (un
omaggio ai 45 giri) ed attraverso i titoli. In particolare, il primo brano,
“Zauberspiegel”, è il nome di uno dei primi, monumentali, televisori europei
degli anni ‘50, che abbiamo trovato perfettamente funzionante presso un
collezionista. Ecco: guardare un notiziario di ultim’ora attraverso valvole,
condensatori e tubo catodico, rende perfettamente il concept del disco, ovvero
l’unione armonica tra analogico e digitale, che si rincorrono, fondendosi. Ogni
singolo titolo richiama questo connubio tra analogico e digitale, e tra suoni
elettronici ed armonie, lungo un viaggio di coesione e fusione che offre
citazioni di oltre mezzo secolo di evoluzione musicale. Titoli come “Full
Dosage”, “Obsessed by The Frequence” e “Super Modular Juicy” rappresentano,
come un sottofondo cinematografico, il percorso verso questa fusione. Unica
citazione, per così dire “iconografica”, è quella del titolo del brano che
chiude l’album, ovvero “The Last Odyssey”, in cui maggiormente si percepiscono
echi dei Kraftwerk, a cavallo tra “Autobahn” e “Tour de France”, su una base
ritmica in stile Depeche Mode».
“The Last Odyssey” nasce dal peculiare bilanciamento delle esperienze
dei due: Di Cioccio, oboista con un background strettamente legato alla musica
classica, e Campanelli, DJ old school proiettato verso l’elettronica.
«Abbiamo cercato punti di contatto nel nostro connubio
anomalo tra un compositore di musica classica e un DJ old school. Abbiamo così
trovato sonorità che siano contemporaneamente rievocative di quegli anni e,
nello stesso tempo, richiamino qualche eco della prima techno».
In uscita per Aventino Music, “The Last
Odyssey” è stato registrato, fra strumenti digitali e analogici (sintetizzatori
Doepfer, Pioneer XDJ-R1), presso gli studi di Paolo Di Cioccio e,
successivamente, masterizzato da Claudio Scozzafava, compositore e chief della
Aventino.
«Le tracce sono state registrate presso la nostra
“caverna del suono”, ovvero lo studio privato di Paolo, con componentistica e
strumenti digitali. Unici strumenti analogici, i sintetizzatori Doepfer, per
effetti e rumoristica, trattati anche attraverso una console Pioneer XDJ-R1. Il
nostro lavoro è stato, poi, raffinato e impreziosito presso gli studi della
Aventino Music da Claudio Scozzafava».
“The Last Odyssey” nelle parole di Di Cioccio
& Campanelli
TRACK-BY-TRACK
ZAUBERSPIEGEL 791: una frase suggestiva, semplice e romantica,
mescolata con coinvolgente trama di basso in una sequenza ritmica downtempo.
SUPER MODULAR JUICY: una celebrazione di strumenti elettrici/analogici in
un suggestivo moderato tempo evocativo.
DANGEROUS TRICKS: un'intrigante colonna sonora di una storia
industriale immaginaria nei primi anni ‘80, con un arrangiamento suggestivo di
grandi dimensioni.
OBSESSED WITH THE FREQUENCY: un “deep groove” in stile anni ‘90 per
descrivere la malattia compulsiva di un operatore industriale: molto
suggestivo.
BEWARE OF COUNTER NOISE: un grande tema e un arrangiamento elegante
per descrivere l’attenzione di un operatore industriale nell’era analogica.
FULL DOSAGE: altro “deep groove” ispirato al suono dei treni,
dell’aeroporto, del lavoro industriale e di tutto ciò che gli sta intorno.
AUDIO DELUXE: un iconico midtempo ispirato al rumore armonico di
un potente motore di un vecchio motoscafo di lusso.
FEAR AND DOUBTS: una descrizione autobiografica nello stile anni ‘80
del lavoro ordinario di un cervello umano tra ansia quotidiana.
MORE THAN ELECTRICAL: un tipico tema lento per descrivere un tuffo negli
spazi profondi della mente umana con un imponente arrangiamento di grandi
dimensioni.
THE LAST ODISSEY: un breve e potente tributo, in stile 45 giri, all’amorevole
memoria di Florian Schneider, che ha influenzato gran parte degli anni ’80, la
techno e il rap moderni.
PINO CAMPANELLI
DJ della prima ora, negli anni ’70, con l’avvento delle radio libere, e poi in discoteche e club, Pino Campanelli diventa da subito uno fra i più assidui selezionatori del NyLon, a Trastevere, ed in numerosi altri templi della movida romana, in crew con Paolo Tedeschi e Dario Iacobellis. Collabora, dando vita, al progetto di musica elettronica dei Le Borg, insieme a Paolo Di Cioccio, dove si occupa della stesura dei testi e per quanto riguarda la parte musicale legata al digitale. Oltre al progetto Le Borg, collabora alla realizzazione di alcuni lavori da solista di Paolo di Cioccio e realizza alcuni remix per conto di altri autori, nonché jingle e spot pubblicitari.
PAOLO DI CIOCCIO
Paolo Di Cioccio è oboista, docente di conservatorio e compositore. Nella sua attività come compositore ha composto e inciso numerosi lavori pubblicati per Rai Trade, Valle edizioni, Musica Maxima Magnetica, vdm e Aventino Music, tra i vari. Fonda, insieme a Pino Campanelli, il progetto elettronico Le Borg, con cui realizza diversi album e concerti dal vivo.
Scrive musiche per commenti radio televisivi, documentari e teatrali. Oltre l’oboe e i sintetizzatori, suona il theremin, a cui ha dedicato 2 album negli anni 2000.