Tra le tonalità di una Joni Mitchell e una Carly Simon delle origini, dolcissimo
ci giunge questo nuovo disco di Elisa Montaldo, Dévoiler, un lavoro compositivo che trasporta indietro in quel tempo
che probabilmente manca a tanti, a quelle atmosfere che abbiamo respirato nei
pub davanti ad un bicchiere qualsiasi, in quei locali pieni di quel vociferare
piacevole quasi sottovoce, ma sempre con la musica che arriva come una
carezza o uno schiaffo sul viso secondo le situazioni. Con una voce calda e
carezzevole, Elisa abbandona le vesti della tosta rocker che conosciamo per
dedicarsi ad un pop-folk piacevole, pieno di dolci atmosfere che valorizzano
tantissimo la honeyed ed avvolgente voce della Montaldo che, scusate se lo
dico, non ha bisogno di ulteriori presentazioni vista la sua più che lodevole
carriera. Già tastierista con il Tempo
Delle Clessidre dove indossa le vesti di una scatenata Wakeman al femminile, Elisa
sembra che abbia deciso di appendere i suoi “guanti rock” al chiodo per
abbracciare le atmosfere di un disco tutto da ascoltare, un disco che fa
viaggiare la mente e che allo stesso tempo aiuta a “svelare” quella parte
nascosta di ognuno di noi, ancor più nascosta ora che siamo costretti al quasi
isolamento. E se per Elisa Montaldo questa costrizione di isolamento dalle cose
che amiamo di più l’ha portata a realizzare questo bellissimo album dalle calde
atmosfere, per noi, che ascoltiamo questa produzione, la sensazione è quella di
una imminente speranza di ritorno alla normalità, a godere in particolare di
quella musica live che manca ormai, da tanto, troppo tempo. E sono tanti i temi
che Elisa Montaldo tratta in questa sua nuova uscita, uno di questi è svelato
proprio sul sito www.elisamontaldo.com
dove la rocker stessa scrive: “ Nel mio album " Dévoiler " svelo un
altro lato di me: il mio amore per la musica di Tom Waits e quel mondo di
magia, live club, polvere e cupe fiabe. Questa canzone era finita ieri ed oggi
è il suo compleanno (il giorno del compleanno di Waits n.d.r.), quindi ho
pensato di pubblicarla per condividere la mia visione e una versione alternativa
della sua canzone "I'm Still Here". Questa canzone parla dell'amica
di Lewis Carroll, Alice, che lo ha ispirato a scrivere "Alice nel paese
delle meraviglie". I testi della canzone sono le parole di Alice quando
era una signora molto anziana e fu invitata a tenere un discorso all'Università
di Oxford. Trovo questa composizione così bella e piena di magia.”. Ecco, a noi
è sembrato che come Elisa abbia voluto per un po' staccare la spina facendo
esplodere tutta la sua “libera” genialità, quell’ingegno per troppo tempo
costretto a causa della pandemia che viviamo a nascondersi. Poi, quando giunge la
significativa “Il giorno che non ti aspettavi”, anche questa canzone composta da Elisa ma prodotta e registrata a
distanza durante la quarantena imposta a causa della pandemia, arriva quel
vento di libertà che tutti noi sogniamo ed allora si vola, vola, vola, vola
......,.come ci ha fatto volare questa collezione di composizioni diverse che
rendono Dévoiler un album
versatile, praticamente componibile secondo il nostro stato d’animo. Chiudiamo
la bella parentesi e, in attesa di Fistful of Planets parte II ...torniamo
al rock!