Tommy è assolutamente un
capolavoro, un album così bello e coinvolgente nella musica come nella
narrazione, un passaggio obbligato per tutti al di là dei generi musicali; in un
unico concentrato c’è rock puro, psychedelìa, rock’n’roll, melodia e
sinfonismo. Un album davvero completo su tutti i fronti...........ecco perché è
così grande!
I dischi pubblicati che quest’anno ne compiono 50 sono tanti. In un
precedente articolo abbiamo parlato dell’uomo schizoide dei King Crimson, un
disco che oltre ad aver segnato un’epoca è ancora oggi un punto di riferimento imprescindibile
ma, in un contesto così, non possiamo non parlare di quella che è stata la vera
prima opera della musica rock. “Tommy”,
degli Who, fu pubblicato nel 1969 in confezione vinilica doppia, raggiungendo
immediatamente il secondo posto della classifica inglese ed il quarto di quella
americana. In Rolling Stone Italia scrivono: “Tommy è la storia di un ragazzo che, per colpa di un terribile trauma,
si ritrova sordo, muto e cieco, ma alla fine, grazie a un’abilità ultraterrena
a giocare a flipper, riesce a guarire assurgendo a simbolo messianico per
migliaia di altri giovani, in un crescendo di situazioni che lo condurranno ad
un finale teatrale catartico che, allora come adesso, potremmo definire “a
sorpresa” vista l’assoluta poca voglia degli Who di smielarsi addosso”.
Tommy è un’opera rock ed
ha condotto gli Who nell’olimpo delle più grandi band di tutti i tempi. Il 1969
in campo di musica rock ha portato alla pubblicazione di grandi album quali Abbey Road dei Beatles, Led Zeppelin II dei Led Zeppelin, Let It Bleed dei Rolling Stones, Space Oddity di David Bowie, In The Court Of The Crimson King dei
King Crimson, band che hanno contribuito all’avvio di quella che è stata
definita la british invation.
Tommy è un album che molti
hanno voluto collegare direttamente alla fiura di Pete Townshend ma è anche l’opera
degli Who dove, in maniera forte, si sente la collaborazione di tutti i
componenti della band, sia nella musica che nei testi.
E se In The Court Of Crimson King
e Tommy quest’anno compiono la
veneranda età di cinquant’anni, il mezzo secolo li compie anche il più
importante festival rock di tutti i tempi, Woodstock
dove, proprio gli Who suonarono Tommy
con una inaudita potenza live. Dal vivo la band inglese dà tutta sè stessa:
Roger Daltrey incarna il personaggio principale dell’opera, Townshend sfrutta
la sua gibson con potenza inaudita tant’è che oltre a Tommy con Summertimes Blues e My Generation gli Who fanno vedere e sentire tutto il potere che la
loro musica emana.
La storia di Tommy è anche un po'
la storia di Townshend che da piccolo ha subìto abusi fisici e sessuali
portandolo poi, da adulto musicista, ad elaborare un personale ed ambizioso
rock’n’roll. E Tommy rappresenta i
suoi dolori come nessuno aveva fatto prima, attraverso le figure chiave dell’Acid
Queen, dell’abuso dello zio Ernie e del crudele cugino Kevin, musica che
esprime alla perfezione il concetto del dolore provocato e subìto.
Raccontare la storia di questo album brano per brano sarebbe troppo lungo,
e per questo abbiamo scelto quelli che a nostro avviso fanno ben capire di cosa
parla questo disco semplicemente favoloso:
I’m Free, terzo pezzo del lato
due del secondo LP, ha uno dei riff più entusiasmanti proposti nella musica
rock mentre racconta della liberazione di Tommy dal suo stato, liberazione che
lo porta ad assaporare per la prima volta un contatto con il mondo; Pinball Wizard che vede il personaggio
principale della storia trovare finalmente la pace attraverso il gioco con il
flippe,r a cui vanno aggiunti la bellissima
interpretazione di Daltrey e la ritmica fratturata di un Townshend diventato
già un grande chitarrista del rock. Ma ci sono anche passaggi sfarzosi come
nell’Overture e in Underture che restano i momenti, forse,
più memorabili perché si avvicinano molto allo stile sinfonico.
Tommy è assolutamente un
capolavoro, un album così bello e coinvolgente nella musica come nella
narrazione, un passaggio obbligato per tutti al di là dei generi musicali; in un
unico concentrato c’è rock puro, psychedelìa, rock’n’roll, melodia e
sinfonismo. Un album davvero completo su tutti i fronti...........ecco perché è
così grande!
Pubblicazione: 23
maggio 1969 Durata 74:59
Genere: Rock Opera
rock
Etichetta: Track Records, Polydor Records, Decca Records, MCA Records
Produttore: Kit Lambert
Etichetta: Track Records, Polydor Records, Decca Records, MCA Records
Produttore: Kit Lambert
Lato 1
- Overture (voce: Pete Townshend)
- It’s a Boy (voce: Pete Townshend)
- 1921 (voce: Pete Townshend, Roger Daltrey; 1951 nella versione cinematografica)
- Amazing Journey
- Sparks (strumentale)
- Eyesight to the Blind (The Hawker) (voce: Roger Daltrey) (Sonny Boy Williamson II)
- Christmas (voce: Roger Daltrey, Pete Townshend)
- Cousin Kevin (voce: John Entwistle, Pete Townshend)
- The Acid Queen (voce: Pete Townshend)
- Underture (strumentale)
- Do You Think It’s Alright? (voce: Roger Daltrey, Pete Townshend)
- Fiddle About (voce: John Entwistle) – 1:30 (John Entwistle)
- Pinball Wizard (voce: Roger Daltrey, Pete Townshend)
- There’s a Doctor (voce: Pete Townshend, Roger Daltrey, John Entwistle)
- Go to the Mirror! (voce: Roger Daltrey, Pete Townshend)
- Tommy Can you Hear Me? (voce: Roger Daltrey, John Entwistle, Pete Townshend)
- Smash the Mirror (voce: Roger Daltrey)
- Sensation (voce: Pete Townshend)
- Miracle Cure (voce: Roger Daltrey, Pete Townshend, John Entwistle)
- Sally Simpson (voce: Roger Daltrey)
- I’m Free (voce: Roger Daltrey)
- Welcome (voce: Roger Daltrey, Pete Townsend; parlato di John Entwistle)
- Tommy’s Holiday Camp (voce: Pete Townshend) – 0:58 (Keith Moon)
- We’re Not Gonna Take It (voce: Roger Daltrey, Pete Townshend, John Entwistle)
The Who
Roger Daltrey : voce, armonica a bocca
Pete Townshend: chitarra, tastiere, voce
John Entwistle: basso, corno, voce
Keith Moon: batteria, percussioni, voce
Pete Townshend: chitarra, tastiere, voce
John Entwistle: basso, corno, voce
Keith Moon: batteria, percussioni, voce