martedì 15 ottobre 2019

DAL RE CREMISI ...... A TOMMY DEGLI WHO


Tommy è assolutamente un capolavoro, un album così bello e coinvolgente nella musica come nella narrazione, un passaggio obbligato per tutti al di là dei generi musicali; in un unico concentrato c’è rock puro, psychedelìa, rock’n’roll, melodia e sinfonismo. Un album davvero completo su tutti i fronti...........ecco perché è così grande! 
I dischi pubblicati che quest’anno ne compiono 50 sono tanti. In un precedente articolo abbiamo parlato dell’uomo schizoide dei King Crimson, un disco che oltre ad aver segnato un’epoca è ancora oggi un punto di riferimento imprescindibile ma, in un contesto così, non possiamo non parlare di quella che è stata la vera prima opera della musica rock. “Tommy”, degli Who, fu pubblicato nel 1969 in confezione vinilica doppia, raggiungendo immediatamente il secondo posto della classifica inglese ed il quarto di quella americana. In Rolling Stone Italia scrivono: “Tommy è la storia di un ragazzo che, per colpa di un terribile trauma, si ritrova sordo, muto e cieco, ma alla fine, grazie a un’abilità ultraterrena a giocare a flipper, riesce a guarire assurgendo a simbolo messianico per migliaia di altri giovani, in un crescendo di situazioni che lo condurranno ad un finale teatrale catartico che, allora come adesso, potremmo definire “a sorpresa” vista l’assoluta poca voglia degli Who di smielarsi addosso”.
Tommy è un’opera rock ed ha condotto gli Who nell’olimpo delle più grandi band di tutti i tempi. Il 1969 in campo di musica rock ha portato alla pubblicazione di grandi album quali Abbey Road dei Beatles, Led Zeppelin II dei Led Zeppelin, Let It Bleed dei Rolling Stones, Space Oddity di David Bowie, In The Court Of The Crimson King dei King Crimson, band che hanno contribuito all’avvio di quella che è stata definita la british invation.
Tommy è un album che molti hanno voluto collegare direttamente alla fiura di Pete Townshend ma è anche l’opera degli Who dove, in maniera forte, si sente la collaborazione di tutti i componenti della band, sia nella musica che nei testi.
E se In The Court Of Crimson King e Tommy quest’anno compiono la veneranda età di cinquant’anni, il mezzo secolo li compie anche il più importante festival rock di tutti i tempi, Woodstock dove, proprio gli Who suonarono Tommy con una inaudita potenza live. Dal vivo la band inglese dà tutta sè stessa: Roger Daltrey incarna il personaggio principale dell’opera, Townshend sfrutta la sua gibson con potenza inaudita tant’è che oltre a Tommy con Summertimes Blues e My Generation gli Who fanno vedere e sentire tutto il potere che la loro musica emana.
La storia di Tommy è anche un po' la storia di Townshend che da piccolo ha subìto abusi fisici e sessuali portandolo poi, da adulto musicista, ad elaborare un personale ed ambizioso rock’n’roll. E Tommy rappresenta i suoi dolori come nessuno aveva fatto prima, attraverso le figure chiave dell’Acid Queen, dell’abuso dello zio Ernie e del crudele cugino Kevin, musica che esprime alla perfezione il concetto del dolore provocato e subìto.
Raccontare la storia di questo album brano per brano sarebbe troppo lungo, e per questo abbiamo scelto quelli che a nostro avviso fanno ben capire di cosa parla questo disco semplicemente favoloso:
I’m Free, terzo pezzo del lato due del secondo LP, ha uno dei riff più entusiasmanti proposti nella musica rock mentre racconta della liberazione di Tommy dal suo stato, liberazione che lo porta ad assaporare per la prima volta un contatto con il mondo; Pinball Wizard che vede il personaggio principale della storia trovare finalmente la pace attraverso il gioco con il flippe,r a cui  vanno aggiunti la bellissima interpretazione di Daltrey e la ritmica fratturata di un Townshend diventato già un grande chitarrista del rock. Ma ci sono anche passaggi sfarzosi come nell’Overture e in Underture che restano i momenti, forse, più memorabili perché si avvicinano molto allo stile sinfonico.
Tommy è assolutamente un capolavoro, un album così bello e coinvolgente nella musica come nella narrazione, un passaggio obbligato per tutti al di là dei generi musicali; in un unico concentrato c’è rock puro, psychedelìa, rock’n’roll, melodia e sinfonismo. Un album davvero completo su tutti i fronti...........ecco perché è così grande! 

Pubblicazione: 23 maggio 1969 Durata 74:59
Genere: Rock  Opera rock
Etichetta: Track Records, Polydor Records, Decca Records, MCA Records
Produttore: Kit Lambert

Lato 1
  1. Overture (voce: Pete Townshend)  
  2. It’s a Boy (voce: Pete Townshend) 
  3. 1921 (voce: Pete Townshend, Roger Daltrey; 1951 nella versione cinematografica) 
  4. Amazing Journey 
  5. Sparks (strumentale) 
  6. Eyesight to the Blind (The Hawker) (voce: Roger Daltrey) (Sonny Boy Williamson II)
Lato 2
  1. Christmas (voce: Roger Daltrey, Pete Townshend) 
  2. Cousin Kevin (voce: John Entwistle, Pete Townshend) 
  3. The Acid Queen (voce: Pete Townshend) 
  4. Underture (strumentale) 
Lato 3
  1. Do You Think It’s Alright? (voce: Roger Daltrey, Pete Townshend) 
  2. Fiddle About (voce: John Entwistle) – 1:30 (John Entwistle)
  3. Pinball Wizard (voce: Roger Daltrey, Pete Townshend) 
  4. There’s a Doctor (voce: Pete Townshend, Roger Daltrey, John Entwistle)
  5. Go to the Mirror! (voce: Roger Daltrey, Pete Townshend)
  6. Tommy Can you Hear Me? (voce: Roger Daltrey, John Entwistle, Pete Townshend) 
  7. Smash the Mirror (voce: Roger Daltrey) 
  8. Sensation (voce: Pete Townshend) 
Lato 4
  1. Miracle Cure (voce: Roger Daltrey, Pete Townshend, John Entwistle) 
  2. Sally Simpson (voce: Roger Daltrey) 
  3. I’m Free (voce: Roger Daltrey) 
  4. Welcome (voce: Roger Daltrey, Pete Townsend; parlato di John Entwistle) 
  5. Tommy’s Holiday Camp (voce: Pete Townshend) – 0:58 (Keith Moon)
  6. We’re Not Gonna Take It (voce: Roger Daltrey, Pete Townshend, John Entwistle)
The Who
Roger Daltrey : voce, armonica a bocca
Pete Townshend: chitarra, tastiere, voce
John Entwistle: basso, corno, voce
Keith Moon: batteria, percussioni, voce