Così come accaduto per il Medimex di Taranto,
anche un altro luogo del territorio tarantino si prepara a sfornare, per la
terza volta, un festival di tutto rispetto quale è il Cinzella Festival di
Grottaglie. Prodotto dall’associazione culturale AFO6, il festival anche quest’anno
oltre a dimostrarsi all’altezza delle passate edizioni, si presenta come un
prodotto di qualità grazie anche alla presenza di artisti di rilievo. Il festival
si svolgerà presso le Cave di Fantiano dal 17 al 20 agosto prossimi, sotto la
guida di Michele Riondino, con la seguente line up:
17 Agosto 2019 – Battles + Digitalism Dj Set + I Hate
My Village
18 Agosto 2019 – White
Lies + Marlene Kuntz
19 Agosto – Afterhours
20 Agosto - Franz
Ferdinand
Ma addentriamoci dentro le
ospitata di questo interessante Festival che arriva, sempre in territorio
tarantino dopo il successo del Medimex 2019, e vediamo chi sono le band che vi
prenderanno parte:
17 Agosto 2019 – Battles + Digitalism Dj Set + I Hate
My Village
I Battles
nascono nel 2002 come supergruppo di
fuoriclasse dell’alternative rock con Ian
Williams alla chitarra di Don Caballero e Storm & Stress; John Stenier, batterista degli Helmet; Tyondai Braxton, figlio
di cotanto Anthony, figura chiave del
free jazz; Dave Konopka dei Lynx. La loro
combinazione di elettronica e indie-rock, è un incrocio di proto-melodie, voci aliene e
sequenze ritmiche in un ingranaggio di geometrie armoniche. Il loro terzo album LA Di Da Di uscirà il 18
settembre su Warp Records e raccoglie
12 tracce che passano dalla violenza quasi metal di Non-Violence alle
rarefazioni psichedeliche di Cacio e Pepe, dal funk a
briglie sciolte di Summer Simmer ai
post-Frippertronics di Tyne Wear, alla frenetica
galoppata in odor di vecchio west di Tricentennial, confermando i
Battles come una delle espressioni musicali più originali dell’ultimo decennio.
DIGITALISM Dj Set
La storia dei Digitalism
inizia nel 2004, quando Jens Moelle e Ismail 'Isi' Tuefekci si conoscono in un
negozio di dischi di Amburgo. Iniziano a produrre il loro materiale un
po’ per gioco quando l’incredibile successo del loro remix di "Seven
Nation Army" di The White Stripes li travolge e proietta il loro nome
anche fuori dalla scena dance di Amburgo.Si uniscono all'etichetta
Kitsune, responsabile di gran parte della musica elettronica di quel periodo,
sfocando le linee tra garage-rock ed electro. Al centro di tutto ciò ci sono "Pogo" - uno dei singoli di maggior successo - e "Idealism", il loro album di debutto nel 2007 a cui segue un enorme tour mondiale.La loro produzione in studio continua “I Love You
Dude", pubblicato nel 2011, e "Mirage”, nel 2016, seguendo
l’inevitabile ritmo dei cambiamenti: la band ha vissuto il modo in cui le
persone ascoltano la musica, l'evoluzione delle scene - e, purtroppo, il
negozio di dischi non c'è più. Ma ciò che persiste è l'amicizia duratura di Isi
e Jens e la loro motivazione a non seguire le tendenze ma a fare la musica che
vogliono ascoltare.
I HATE MY VILLAGE
Gli I Hate My Village sono una nuova band nata dall’incontro tra Fabio Rondanini (Calibro 35, Afterhours) alla batteria e Adriano Viterbini (Bud Spencer Blues Explosion) alla chitarra. Accomunati dalla passione per la musica africana e curiosi di evolverne le sonorità, i due cominciano a provare assieme e ad appuntare le ideeper poi registrare tutto insieme al produttore Marco Fasolo. Il risultato è sorprendente ed eccitante.In un secondo momento i due coinvolgono Alberto Ferrari (Verdena) alla voce rendendo l’esperienza ancor più magica ed originale. Nasce così un suono nuovo e l’album “I Hate My Village”.
WHITE LIES
Dieci anni di carriera e cinque album all’attivo, alcuni diventati veri e propri cult. L'ultimo album, "Five", esplora nuovi territori e i White Lies non hanno paura di farlo.
MARLENE KUNTZ
La band originaria di Cuneo ha davvero bisogno di poche presentazioni. Parte integrante ed essenziale della scena alternative rock italiana, i Marlene Kuntz sono attualmente impegnati in un tour davvero speciale per i 20 anni di “Ho ucciso Paranoia”. Un doppio set acustico ed elettrico, un vero e proprio viaggio emozionale nella storia.
AFTERHOURS Insieme a Marlene Kuntz e pochi altri, gli Afterhours hanno segnato in maniera indelebile il rock indipendente in Italia. Un percorso lungo e denso di avvenimenti che ha portato la band di Manuel Agnelli ad essere una delle principali formazioni del cosiddetto panorama alternativo italiano e che ha permesso ad un certo tipo di musica, spesso sottovalutata nel nostro paese, di uscire allo scoperto e di dimostrarsi una importante realtà, non solo per quanto riguarda i dischi venduti, ma anche, se non soprattutto, per il grandissimo successo live riscosso.
FRANZ FERDINAND Esplosi in piena epopea nu new wave, gli scozzesi Franz Ferdinand sono i nuovi principi del remake-remodel degli anni Duemila. Pietra miliare dell’indie pop, Franz Ferdinand hanno pubblicato il 9 febbraio 2018 Always Ascending. Prodotto da Philippe Zdar dei Cassius, il disco rinnova ma non tradisce le radici indie pop/rock dei FF e fa innamorare di sé pubblico e critica. Always Ascending è solo l’ultimo tassello di una carriera iniziata con l’indimenticabile esordio discografico Franz Ferdinand (2004) che ha portato la band a essere considerata oggi un’istituzione della musica alternative e uno dei progetti più illuminanti del nuovo millennio musicale.
🎟️ Tickets e abbonamenti disponibili su
https://bit.ly/CinzellaTickets e presso rivendite TicketOne autorizzate.
I HATE MY VILLAGE
Gli I Hate My Village sono una nuova band nata dall’incontro tra Fabio Rondanini (Calibro 35, Afterhours) alla batteria e Adriano Viterbini (Bud Spencer Blues Explosion) alla chitarra. Accomunati dalla passione per la musica africana e curiosi di evolverne le sonorità, i due cominciano a provare assieme e ad appuntare le ideeper poi registrare tutto insieme al produttore Marco Fasolo. Il risultato è sorprendente ed eccitante.In un secondo momento i due coinvolgono Alberto Ferrari (Verdena) alla voce rendendo l’esperienza ancor più magica ed originale. Nasce così un suono nuovo e l’album “I Hate My Village”.
18 Agosto 2019 – White
Lies + Marlene Kuntz in doppio set acustico ed elettrico.
WHITE LIES
Dieci anni di carriera e cinque album all’attivo, alcuni diventati veri e propri cult. L'ultimo album, "Five", esplora nuovi territori e i White Lies non hanno paura di farlo.
MARLENE KUNTZ
La band originaria di Cuneo ha davvero bisogno di poche presentazioni. Parte integrante ed essenziale della scena alternative rock italiana, i Marlene Kuntz sono attualmente impegnati in un tour davvero speciale per i 20 anni di “Ho ucciso Paranoia”. Un doppio set acustico ed elettrico, un vero e proprio viaggio emozionale nella storia.
19 Agosto 2019 – Afterhours
AFTERHOURS Insieme a Marlene Kuntz e pochi altri, gli Afterhours hanno segnato in maniera indelebile il rock indipendente in Italia. Un percorso lungo e denso di avvenimenti che ha portato la band di Manuel Agnelli ad essere una delle principali formazioni del cosiddetto panorama alternativo italiano e che ha permesso ad un certo tipo di musica, spesso sottovalutata nel nostro paese, di uscire allo scoperto e di dimostrarsi una importante realtà, non solo per quanto riguarda i dischi venduti, ma anche, se non soprattutto, per il grandissimo successo live riscosso.
20 Agosto 2019 - Franz
Ferdinand
FRANZ FERDINAND Esplosi in piena epopea nu new wave, gli scozzesi Franz Ferdinand sono i nuovi principi del remake-remodel degli anni Duemila. Pietra miliare dell’indie pop, Franz Ferdinand hanno pubblicato il 9 febbraio 2018 Always Ascending. Prodotto da Philippe Zdar dei Cassius, il disco rinnova ma non tradisce le radici indie pop/rock dei FF e fa innamorare di sé pubblico e critica. Always Ascending è solo l’ultimo tassello di una carriera iniziata con l’indimenticabile esordio discografico Franz Ferdinand (2004) che ha portato la band a essere considerata oggi un’istituzione della musica alternative e uno dei progetti più illuminanti del nuovo millennio musicale.
🎟️ Tickets e abbonamenti disponibili su
https://bit.ly/CinzellaTickets e presso rivendite TicketOne autorizzate.
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