domenica 9 agosto 2020

EUROPE, Il nuovo singolo dei Granato

Nei giorni della clausura causata dal Coronavirus tante sono le domande che emergono da una semplice lettura di ciò che accade. Cos’è l’Europa? Quanto è vicina alle persone? Il liberismo, ideale sul quale questa si fonda, è in grado di accogliere le istanze di un nuovo equilibrio, di giustizia sociale e rispetto della natura? Ciò che affiora non sembra essere l’idea sovranazionale di unione, bensì quella di un “sovranismo regionale” della frammentazione. Realizzato durante la quarantena, il brano riflette sugli squilibri politici, sociali, economici palesati dall’epidemia.
“Quando il morbo smetterà, questo mondo dove andrà?” Le prospettive di un miglioramento delle condizioni del mondo e della società, sono alquanto fumose. Le speranze, però, non svaniscono: chiusi in casa, la musica ha continuato a vivere in noi; nell’isolamento, la passione ci ha fatto rimanere vivi; la volontà ha reso possibile la realizzazione di questo lavoro; lo spirito critico ci mostra un mondo possibile, migliore. Il rock elettronico che caratterizza lo stile dei Granato veste di leggerezza questa profonda riflessione; sintetizzatori e vocoder, chitarre e batteria elettronica aiutano a non percepire la gravità del problema, ma accompagnano verso l’ascolto di questioni che in molti sentiamo come urgenti. Il ritmo veloce e serrato del pezzo, poi, ci porta naturalmente a muovere il nostro corpo e a seguire il tempo stimolando la nostra parte più istintiva. Il videoclip che accompagna il brano è un lavoro in animazione realizzato da Industrial Television
I Granato hanno alle spalle un disco, Corrente (Kappabit Music, 2017), e il Corrente tour che si è svolto nei club e in diversi festival e ha toccato varie città italiane. I Granato hanno partecipato alla Giornata della Musica del MEI a Matera e hanno ricevuto una menzione d’onore al Premio Buscaglione. Sono stati semifinalisti al Social Music Contest di Crotone. .
I GRANATO SONO:
Francesco Bianco: voce, chitarra, elettronica; Alessandro Cicala:chitarra ed elaborazioni; Dario Giuffrida: batteria ed elettronica.
Special Guest: Raffaele Errico 
L'altra produzione dei Granato,  Corrente
Il primo lavoro dei Granato, è uno sguardo sul mondo da dentro il mondo. È una lotta per la creazione di “possibili equilibri alternativi”. Nulla era dato all’inizio se non l’esigenza di un nuovo innamoramento verso la musica e verso la realtà che ci circonda. Sei brani materializzano le riflessioni, le sensazioni, gli sforzi, le ricerche, le discussioni, le responsabilità che ognuno degli autori ha vissuto durante la realizzazione del lavoro. Un percorso di scoperta e di crescita, una riflessione sulla condizione attuale del fare musica e sul come porsi per far sì che il pubblico possa comprendere e l’artista esprimersi. Due brani strumentali incorniciano l’album, facendo da Entrata ed UscitaLampedusaT.T.T., I will be e Corrente sono i titoli delle altre tracce, brani che portano con sé le riflessioni sul contesto sociale che ci circonda: il violento predominio delle ideologie occidentali sul resto del mondo, il rapporto uomo-macchina, il rapporto fra interiorità ed esteriorità, alcune delle conseguenze del modello sociale capitalista e consumista. I testi parlano, quindi, di esperienze che ognuno vive quotidianamente: un’analisi del reale condensata in poche righe. Tutti i brani sono stati scritti e arrangiati da Francesco Bianco Alessandro Cicala. Il lavoro ha visto la partecipazione di Rosanna Salati, che ha donato la sua voce per il brano che dà il nome all’album. Il risultato sonoro è denso e variegato, difficile da racchiudere in un genere specifico. Le influenze musicali e poetiche rintracciabili in Corrente sono molteplici, allo stesso tempo esplicite e velate, sincera mediazione fra incoscienza e chiara scelta. Uno dei legami più forti è quello cercato con la musica prodotta in Italia e all’estero nella metà degli anni ’90, quando l’industria e il commercio riuscivano ancora ad essere funzionali nel veicolare opere d’arte.
Corrente è edito dalla Kappabit.