Prodotto dalla label Mellow, Appunti Di Viaggio, uscito quest'anno, è il viaggio in musica di Massimiliano Morreale, un viaggio tra le sue esperienze musicali e le influenze che hanno caratterizzato la crescita artistica presente in questo lavoro con tanti risvolti.
E così partendo da Sehnsucht che si avvia con atmosfere pinkfloydiane, piomba in suoni e musica tipico stile anni ottanta, stile che richiama i CSI con tanti passaggi alla Fiumani ma del tutto personali ed uniche. Lo dimostra appieno Cronache per la fine di un'infanzia che mette in risalto tutti quei suoni che hanno caratterizzato un'epoca. Anche Gestalt ha una sua collocazione temporale, grazie ad un rock vellutato dove, a giocare con le sincopatie musicali, è un cullarsi sugli albori dei ricordi che aprivano ad un'epoca di viaggi lisergici. Cosi come accade per Il tempo vola che macina a tutto volume produzioni sonore diventate ormai uno stile ed il marchio riconoscibile delle nuove tendenze rock. E quando si giunge a King Minner Blues si sentono tutte le influenze jazz rock che fanno pensare a desolate terre statunitensi, quasi un ritorno all'On the road che caratterizzò un periodo dal quale è difficile districarsi. Con La metà di me si entra in piena esplosione cantautoriale, che diventa uno stacco prima della lunga suite, Super Wonderboy Returns , la cui apertura è affidata ad una simpatica marcetta prima di un tuffo nel progressive più maturo e composito di Super Wonderboy Returns in cui si trovano tanti richiami ad espressioni timbriche di stampo settantiano, ma anche ai nuovi orizzonti sperimentali. Anche Dung si pone su strutture che risiedono nel nuovo sperimentalismo dell'epoca che Morreale conosce appieno e che gli hanno dato la possibilità di maturare la sua personalità artistica. Fa un po' Frescobaldi riporta a quel Passaggio di memoria nocenziana che è un'obbligo per tutti nel progressive italiano, mentre con il successivo Il mare ci troviamo di fronte ad un soggetto che ha ispirato tanti pezzi storici. Anche qui è tutto un viaggio tra cantautorato e rock tendenziale, personale e caratteristico che Morreale sa bene come modellare a proprio piacimento rendendo unica questa esperienza sonora. E se L'assenza è il condensato di una produzione del tutto personale, Ninna Nanna per Ludovica, pezzo che chiude questa meraviglia prodotta dalla label Mellow, pone Morreale tra le scelte più interessanti da ascoltare.