sabato 14 dicembre 2019

Malmo: il 10 gennaio il nuovo lavoro

Uscirà il prossimo 10 gennaio la nuova produzione musicale dei MALMO per la  XOLA FACTORY dal titolo Rotazione  Rivoluzione: Appunti Di Consapevolezza nel quale è  proprio la  rivoluzione che si plasma nelle scelte innovative della band, definendo e modellando la propria identità e il proprio universo sonoro.
“Manifesto della chimica romantica” aveva scelto come formula quella del concept-album per meglio definire l’affermazione di una visione sonora e di intenti, scegliendo l’omogeneità come punto di forza nel delineare il proprio sound. In questa seconda puntata della storia della band, le sonorità post-rock vengono messe al servizio della voce e del testo, per rafforzare ancora di più la forma canzone, sviscerata in momenti che si differenziano tra di loro. Il concetto del viaggio verso una meta idealizzata del primo disco, si evolve in una constatazione del percorso intrapreso. “Rotazione rivoluzione” racconta il movimento e il cambiamento, come eventi che presuppongono la consapevolezza. Una riflessione calata nel “momento” che analizza le esperienze passate e che porta ad uno stato di accettazione trascurando il futuro per l’urgenza del presente. La “rotazione” è sinonimo di riflessione, ciclicità, elementi che hanno a che fare con l’idea del tempo intesa come un’ellissi, l’orbita di un pianeta o un satellite che ci porta a ripercorrere ricordi ed esperienze passate. Questa riflessione ciclica consegna la consapevolezza necessaria alla “rivoluzione”, al cambiamento, che si realizza completamente nell’accettazione dei propri limiti e della propria identità. Come i moti terrestri, questo duplice percorso di riflessione, su sé stessi, sul prima e sul dopo, mira ad un senso di compiutezza e consapevolezza. I brani dell’album prediligendo ritmiche marcate e chitarre graffianti a sostegno della vocalità posta, ancora di più, in primo piano. La produzione artistica di Massimo De Vita, in questo secondo capitolo si concentra sull’arricchimento di sfumature sulla voce di Daniele e l’introduzione di nuove sonorità sintetiche che intervallano gli intrecci delle chitarre, tracciando un solco ancora più definito tra momenti minimali ed esplosioni siderali. La forma canzone viene esplorata nelle sue varie possibilità, mai riprodotta in maniera schematica, grazie alle parentesi e derive strumentali, a conferma dell’idea di musica dei Malmö, basata sulla convivenza di questi due aspetti. Come nel primo disco “Rotazione rivoluzione” è il brano strumentale che dà il titolo all’album, definendo i confini in cui s’innestano idealmente le altre canzoni, come momenti diversi tra di loro che trovano in un quadro d’insieme, il filo della narrazione. 

LA RIVOLUZIONE DI UNA BAND: SAPERSI EVOLVERE DIFENDENDO LE RADICI
Se il post-rock è stato ampiamente esplorato nel primo decennio del nuovo millennio, i Malmö recuperano questa tradizione riportandola in un contesto di sonorità contemporanee, costruendo uno stile ricercato e definito. L’ impatto, la centralità della voce e i testi, l’abbandono vincolante di nostalgici e consolidati cliché, insieme a nuove esplorazioni ritmiche e sonore, rappresentano i punti di forza della band: un’identità
che non ha timore di mostrarsi moderna e al tempo stesso ricercata, complessa e mai scontata. La maniacale ricerca dei suoni, delle dinamiche estreme e degli ambienti distintivi, caratteristiche fondamentali dei dischi dei Malmö, vengono riprodotte fedelmente nei live, restituendo all’ascoltatore in maniera esponenziale l’energia e l’atmosfera dei brani incisi. Gli scenari sonori si trasformano in atmosfere sognanti che richiamano echi di abissi marini, fluttuazioni cosmiche, viscere vulcaniche e viaggi aerostatici, come mare in tempesta, sciami di meteoriti, lava inarrestabile e sbuffi di vento. Il linguaggio dei testi è poetico ma immediato, intimistico e al contempo universale, fondendosi perfettamente con le stratificazioni strumentali, non relegando più la voce ad una sorta di strumento aggiunto, nella classica visione post-rock, ma come elemento fondamentale.
Il disco track by track

BUCHI NERI
Il brano di apertura del disco è articolato in vari momenti: l’intro è nel classico stile post rock, con le chitarre che sorreggono la melodia e batteria e basso che scandiscono gli unisoni. Le strofe invece sono caratterizzate da una batteria lo fi molto ritmica e una voce effettata che preparano le esplosioni dei ritornelli strumentali. Il finale si apre alle melodie della voce e agli intrecci delle chitarre. Il testo parla di paure esistenziali che a fatica si riescono a nascondere e che scoraggiano l’ottimismo di unfuturo migliore. Già nel primo brano si percepisce un cambio di rotta stilistico e testuale, abbandonando la parte sognante e positivista di “Manifesto della chimica romantica”, per lasciare spazio ad una più diretta e realistica narrazione del mondo che ci circonda.
CRATERI
Senza dubbio la canzone più diretta del disco. Il basso e la batteria estremamente serrati lasciano pochi momenti per respirare. Le chitarre alternano riff graffianti ad accordi distorti. Il testo parla di verità invocate a gran voce, ma che forse non serviranno ad alleviare il dolore.
LETARGO
Le scelte stilistiche di questo brano tracciano un solco più netto con tutto il lavoro precedente della band. La drum machine delle strofe, l’uso di nuovo suoni di tastiere, il synth, sono i nuovi elementi che vanno ad aggiungersi alle classiche sonorità fatte di arpeggi e riff di chitarre riverberate. Nella metafora del letargo è racchiuso il concetto di una società dormiente, senza curiosità, omologata a credere senza farsi domande.
DAI DIARI DEL GIOVANE JURIJ
La canzone parte dal pretesto di raccontare di un giovane Jourij Gagarin che osserva il cielo stellato come un qualsiasi bambino, chiedendosi se un giorno potrà mai raggiungerlo. La conclusione è che guardando il mondo da lassù non esistono confini, differenze, supremazie o ricchezze che possano dividere le persone. Le atmosfere accompagnano le parole nello spazio siderale delle strofe e nel finale in un’esplosione ritmica e armonica che portano il sogno a diventare realtà.
CERCHI CONCENTRICI
E’ un brano d’impatto, veloce, ritmico, con le chitarre che si inseguono e la batteria incalzante, ma è anche una canzone romantica, che descrive un amore consapevole e rassicurante.
DEI FIORI, DEGLI ODORI E DI TUTTE LE STELLE
E’ l’unico pezzo dove ritorna il glockenspiel e qualche vecchia sonorità  legata al primo disco. Le atmosfere rarefatte delle strofe si alternano ai ritornelli possenti. Il testo parla della condizione di sofferenza legata ad un amore finito che nessun conforto può alleviare.
WABI SABI
Wabi Sabi è un concetto filosofico giapponese legato all’estetica del difetto e alla bellezza dell’imperfezione. Voce e piano sono stati registrati in presa diretta, mentre i rumori in sottofondo sono la somma di diverse 
ROTAZIONE RIVOLUZIONE
Come per “Manifesto della chimica romantica”, anche in questo caso è il brano strumentale a dare il titolo al disco. Il tema della ciclicità e del tempo in tutte le sue sfaccettature, sono i concetti fondamentali del disco. In questo caso, oltre alla metafora dei moti terrestri, l’immaginario è quello dello spazio e i suoni quelli del cosmo.
SEQUOIE
Le sequoie sono gli alberi secolari per eccellenza e la loro mole le rendono simbolo di imperturbabilità, come quella di un padre agli occhi del figlio. E’ un tuffo nei ricordi e uno sguardo allo specchio che riflette l’insicurezza di un bambino ormai diventato adulto. Anche in questo brano si alternano gli arpeggi delle strofe con la crescita dinamica del ritornello, per alternarsi ancora con un momento rarefatto e minimale del basso riverberato e i richiami delle chitarre e l’esplosione del finale.

CHI SONO I MALMÖ
I Malmö nascono nell'autunno del 2014, da alcune idee musicali di Daniele Ruotolo (voce e chitarra). A fine 2014 registrano alla Casetta studio quello che sarà il loro primo demo. Nasce così "Palloni aerostatici": un demo di 5 brani accompagnati da una serie di illustrazioni di Vincenzo Del Vecchio (batteria e glockenspiel), che delineano immaginario e atmosfere evocati dalla band. Marco Normando al basso e Vincenzo De Lucia alle chitarre e piano completano la formazione. Il demo riscuote un discreto interesse sia di pubblico che da diversi addetti ai lavori, ricevendo anche alcune recensioni dall'estero. Nella primavera del 2015 cominciano una serie di concerti, con partecipazioni a diversi festival, condividendo il palco con vari artisti, tra i quali Fast animals and slow kids e Lo stato sociale. A Luglio aprono il concerto dei Be Forest e ad ottobre sono tra i finalisti nazionali del MEI. Nel 2016 avviene l'incontro con Massimo De Vita (Blindur) produttore e musicista campano con il quale nel maggio dello stesso anno cominciano le pre-produzioni del loro primo disco, con la collaborazione di Paolo Alberta per i missaggi e Birgi Jón Birgisson (storico fonico dei Sigur Rós) che cura il mastering. La sera dell’11 marzo organizzano un concerto sold-out crowfounding allo Smav insieme a Coma Berenices, P.O.P.P.O.,Blindur. Nell'estate del 2016 terminano le registrazioni del disco e si esibiscono sul palco del Meeting del Mare. Nell'aprile 2017 sono tra le New Band Live di KeepOn Live e aprono l'unica data campana del Management del dolore post operatorio. A fine Aprile, Daniele, apre i concerti del tour Europeo di Blindur, organizzato da KeepOn Live, a Parigi, Digione, Bruxelles, Den Haag e Berlino. Appena rientrati in Italia sono tra gli ospiti del Primo Maggio di Piazza Dante a Napoli. A maggio firmano con l'etichetta Manita Dischi il loro primo contratto discografico e il 13 Ottobre esce il loro album d’esordio “Manifesto della chimica romantica”. A novembre 2017 comincia un tour di promozione del disco, che parte proprio dallo Smav, con tappe in tutta la penisola in locali storici come il Monk di Roma e il The Cage di Livorno .Il 2018 comincia con le selezioni del Premio Buscaglione e un mini tour in Francia, con 3 date a Digione e si chiude con l’uscita del secondo videoclip girato da Toni D’Angelo. Nel 2019 cominciano le registrazioni del loro secondo disco in uscita il 10 gennaio 2020 per XO la factory. Forti di una collaudata collaborazione, la produzione è affidata di nuovo a Massimo De Vita con la collaborazione di Paolo Alberta per le registrazioni e i missaggi e Birgi Jón Birgisson per il mastering.  ROTAZIONE RIVOLUZIONE 
Come per “Manifesto della chimica romantica”, anche in questo caso è il brano strumentale a dare il titolo al disco. Il tema della ciclicità e del tempo in tutte le sue sfaccettature, sono i concetti fondamentali del disco. In questo caso, oltre alla metafora dei moti terrestri, l’immaginario è quello dello spazio e i suoni quelli del cosmo. SEQUOIE Le sequoie sono gli alberi secolari per eccellenza e la loro mole le rendono simbolo di imperturbabilità, come quella di un padre agli occhi del figlio. E’ un tuffo nei ricordi e uno sguardo allo specchio che riflette l’insicurezza di un bambino ormai diventato adulto. Anche in questo brano si alternano gli arpeggi delle strofe con la crescita dinamica del ritornello, per alternarsi ancora con un momento rarefatto e minimale del basso riverberato e i richiami delle chitarre e l’esplosione del finale. CHI SONO I MALMÖ I Malmö nascono nell'autunno del 2014, da alcune idee musicali di Daniele Ruotolo (voce e chitarra). A fine 2014 registrano alla Casetta studio quello che sarà il loro primo demo. Nasce così "Palloni aerostatici": un demo di 5 brani accompagnati da una serie di illustrazioni di Vincenzo Del Vecchio (batteria e glockenspiel), che delineano immaginario e atmosfere evocati dalla band. Marco Normando al basso e Vincenzo De Lucia alle chitarre e piano completano la formazione. Il demo riscuote un discreto interesse sia di pubblico che da diversi addetti ai lavori, ricevendo anche
alcune recensioni dall'estero. Nella primavera del 2015 cominciano una serie di concerti, con partecipazioni a diversi festival, condividendo il palco con vari artisti, tra i quali Fast animals and slow kids e Lo stato sociale. A Luglio aprono il concerto dei Be Forest e ad ottobre sono tra i finalisti nazionali del MEI. Nel 2016 avviene l'incontro con Massimo De Vita (Blindur) produttore e musicista campano con il quale nel maggio dello stesso anno cominciano le pre-produzioni del loro primo disco, con la collaborazione di Paolo Alberta per i missaggi e Birgi Jón Birgisson (storico fonico dei Sigur Rós) che cura il mastering. La sera dell’11 marzo organizzano un concerto sold-out crowfounding allo Smav insieme a Coma Berenices, P.O.P.P.O.,Blindur. Nell'estate del 2016 terminano le registrazioni del disco e si esibiscono sul palco del Meeting del Mare. Nell'aprile 2017 sono tra le New Band Live di KeepOn Live e aprono l'unica data campana del Management del dolore post operatorio. A fine Aprile, Daniele, apre i concerti del tour Europeo di Blindur, organizzato da KeepOn Live, a Parigi, Digione, Bruxelles, Den Haag e Berlino. Appena
rientrati in Italia sono tra gli ospiti del Primo Maggio di Piazza Dante a Napoli. A maggio firmano con l'etichetta Manita Dischi il loro primo contratto discografico e il 13 Ottobre esce il loro album d’esordio “Manifesto della chimica romantica”. A novembre 2017 comincia un tour di promozione del disco, che parte proprio dallo Smav, con tappe in tutta la penisola in locali storici come il Monk di Roma e il The Cage di Livorno . Il 2018 comincia con le selezioni del Premio Buscaglione e un mini tour in Francia, con 3 date a Digione e si chiude con l’uscita del secondo videoclip girato da Toni D’Angelo. Nel 2019 cominciano le registrazioni del loro secondo disco in uscita il 10 gennaio 2020 per XO la factory. Forti di una collaudata collaborazione, la produzione è affidata di nuovo a Massimo De Vita con la collaborazione di Paolo Alberta per le registrazioni e i missaggi e Birgi Jón Birgisson per il mastering.   

CREDITS
Musiche: Malmö
Testi: Daniele Ruotolo
Daniele ruotolo - voce, chitarra elettrica
Vincenzo De Lucia - chitarra elettrica e tastiere
Marco Normando - basso elettrico
Vincenzo Del Vecchio – batteria
Massimo De Vita - synth, pianoforte, percussioni
Cristina Nico - cori in "Crateri"
I cori in "I diari del giovane Jurij" sono di: Luca Stefanelli, Roberta Cacciapuoti, Andrea Vigoriti, 
Edoardo Ciavorella, Michele Feniello
Prodotto da Massimo De Vita (Blindur) 
Registrato e mixato da Paolo Alberta e Massimo De Vita presso Le Nuvole Studio, Cardito (NA) 
Masterizzato da Birgir Jon Birgisson presso Sundlaugin Studio" (Reykjavik) 
Progetto grafico - Francesco Caricati, Vincenzo Del Vecchio

MALMÖ

instagram:@malmoband