Tra le tante band di musica rock che conosciamo, sicuramente quelli più immortali sono rappresentati da una banana disegnata dal re della pop art, Andy Warhol, e la band di cui parliamo sono i Velvet Underground formatisi nel lontano 1964 capaci, nella loro breve vita artistica di influenzare l'intero mondo della musica rock e non solo quella.
I V.U. nascono dall'incontro dello studente universitario Lewis Allen "Lou" Reed e dell'allievo musicista di La Monte Young, John Cale. A loro si uniscono alla chitarra Sterling Morrison ed alla batteria Angus MacLise. Il nome della band, Velvet Underground, viene ispirato dal tiolo del libro di Michel Leigh che tratta la sessualità underground dell'America anni sessanta. E quel nome si addice giusto alle loro prime composizioni che trattano di masochismo e perversioni sessuali quali la grande ed inimitabile Venus In Furs.
I Velvet sono innovativi ed allo stesso tempo potenti nei suoni, ma restano quasi inascoltati. I loro primi pezzi come The Black Angel's Death Song, Venus in
Furs, Heroin e 'Wrap Your Troubles in Dreams non arrivano alle orecchie
di nessuno.
Cominciano ad esibirsi in vari locali di New York e il loro primo
ingaggio che risale al 1965 è per un concerto nel New Jersey: in questa occasione MacLise lascia il
gruppo, non accettando di svendere la propria musica, ma il resto della band la rimpiazza con Maureen “Moe” Tucker, una straordinaria percussionista che con semplicità dà una svolta al sound dell'intera band.
Il 15 dicembre 1965, la band si trova al Café Bizarre di
New York ingaggiati per un concerto e ad ascoltarli, in mezzo al pubblico, c'è qualche influente membro della Factory di Andy Warhol, il re della pop art. Sono propri questi che suggeriscono all’artista di ingaggiarli come resident band proprio per la Factory.
L’incontro con Warhol ribalta le sorti dei Velvet Underground, Warhol diventa manager del gruppo, fa unire alla formazione come cantante l’attrice e
modella tedesca Nico e produce il loro album d’esordio, 'The Velvet Underground
& Nico'. Con gli artisti di Warhol e del suo show 'Explodin Plastic
Inevitable', per il quale curano l’accompagnamento musicale, i Velvet partono
in tourneé per gli Stati Uniti.
Il rock dei Velvet Underground è un rock mai sentito prima, così come lo sono i testi, che
trattano di morte, solitudine, sesso e droghe, di controtendenza alla cultura
hippie del momento, alla musica. Il tutto è condito con semplici melodie e ritmi ossessivi cui fa da contr'altare il cantato-parlato di Reed. Dallo show agli studi di registrazione, il passo
è breve: ancora Warhol procura al gruppo un contratto con la Verve Records.
Stavolta i Velvet Underground hanno carta bianca: nessun suggerimento, solo
pura ricerca della propria identità e sperimentazione. Il resto è, ormai, leggenda.